Meta di grande interesse che ha sempre esercitato un grande fascino a partire dai suoi primi salitori: le guide alpine Baroni, Bonetti e Zamboni originari di Gromo, e l’ingegnere Albani e Nievo nel 1881.
Per raggiungerla si possono seguire tre distinti itinerari:
1)Nel primo si segue il versante occidentale.
Partenza: Rifugio Brunone
Dislivello: 850 m c.
Tempo di salita: 3.30 h
Difficoltà: abbastanza difficile (III°)
Dal rifugio si segue il sentiero 409/A fino ad arrivare alla Vedretta di Scais, si scende poi in diagonale fino ad aggirare la prima cresta di Scais. Giunti al fondo del canalone compreso tra il Torrione del Curò e la cima, lo si risale tenendo la sinistra. Si percorre poi la cresta e la famosa ‘piodessa’ di roccia si raggiunge la vetta.
2)La seconda via è per la cresta meridionale.
Partenza: Rifugio Brunone
Tempo di salita: 4h
Dislivello: 900 m c.
Difficolta: abbastanza difficile (III°)
Dal rifugio si sale alla Bocchetta di Scais seguendo il sentiero 409/A che porta al Pizzo Redorta. Sul lato occidentale si supera il primo tratto poi, tenendosi sul versante della Val di Coca, si raggiunge quota 2997 metri, nel punto chiamato “Fetta di polenta”. Dopo aver superato il Torrione Curò si segue la via Baroni (410/A) e si prosegue fino ad arrivare in vetta.
3)La terza via segue il versante orientale.
Partenza: Rifugio Coca
Tempo di salita: 4h
Dislivello: 1200 m c.
Difficoltà: abbastanza difficile (III°)
Dal rifugio Coca si sale verso il suggestivo Lago di Coca sul sentiero 404, per poi proseguire verso lo sbocco del canale che scende alla Bocchetta sud di Porola. Si risale il canale per circa 100 metri e poi ci si sposta a sinistra verso lo sperone est della Punta di Scais. Si prosegue tra rocce e canali fino a raggiungere una cresta quasi orizzontale al fondo del canalone. Una volta giunti al Torrione Curò in breve tempo si arriva alla vetta.