Bella vetta tra le più caratteristiche e frequentate del Barbellino, è risalita da numerose non facili vie alpinistiche.
Fu una delle ultime cime ad essere vinte a fine 1800, da Antonio Baroni con l’imprenditore bergamasco Emilio Torri. A quel tempo la cima era denominata ‘il Corno dei Tre Confini’.
Dal rif. Curò,si percorre la stradina militare fino alla cascata dominante lo sbocco della val Cerviera (cascata) e da lì si segue le indicazioni per rif. Tagliaferri /“Recastello” ,e i numerosi segnavia rossi che portano a risalire la spalla ghiaiosa della val Cerviera, fino a giungere al primo pianoro erboso di val Cerviera (zona ricca di marmotte). Si continua lungo la sinistra idrografica sotto i torrioni del pizzo Recastello fino a superare lo sbarramento finale e giungere, sempre con sentiero ben segnalato, al secondo pianoro (da qua prendendo a destra si raggiungono in breve i bellissimi laghi della Cerviera).
Si svolta a sinistra e ci si inoltra – a stretti tornantini – lungo la valle del Cornel Ros (scrutando le torri erbose del Recastello, è frequente avvistare branchi di camosci) avviandosi verso il pizzo Tre Confini(2824mt); poi il sentiero svolta ancora a sinistra ed attraverso massi erratici si giunge all’inizio del faticoso ghiaione, che,a tornanti, conduce sotto la parete rocciosa della vetta.
A questo punto si seguono fedelmente i bolli rossi che conducono all’inizio del canalino attrezzato che, con lievi difficoltà e qualche tratto esposto, conduce ad un intaglio alla base della cresta finale; da qui si percorre la cresta integralmente, verso est (destra, per chi sale dal canalino, appena descritto) stando a volte appena sotto il filo di cresta che dopo pochi minuti conduce all’ampia cima(2888mt) con croce in ferro e libro di vetta; vista amplissima e appagante.
